
Lo so, questo è un blog sulla cucina e solitamente potete trovare ricette più o meno interessanti qui, ma oggi voglio parlarvi di una cosa che mi bussa in testa da tanti anni. Perché in questo ultimo periodo (18/20 mesi) la testa mi pesa ogni giorno che passa sempre di più…
Non sempre mi è facile parlarne a voce e mi riduco a non parlarne affatto. Questo perché il più delle volte siamo bloccati dalle risposte di chi ci ascolta. O almeno questo è quello che provo io quando provo a parlarne, mi sento in colpa, mi sento ancora più pesante e ritiro immediatamente quel pensiero all’interno.
Quante volte vi siete fatti coraggio e avete provato a parlare con chi vi è accanto? Quante volte siete riusciti a trasformare in parole sensate quello che vi frulla nella testa e nel cuore? Quante volte siete riusciti ad andare oltre il blocco che vi fa smettere di respirare?
Sono Elena, Lena per chi mi conosce da anni qui sui social e al di fuori, e combatto con l’ansia e la depressione sin da quando avevo 17 anni.
Non mi sono mai vergognata di questa cosa, ma ammetto che non mi è poi così facile parlarne. Mi riduco al “si so cosa vuol dire” e niente più.
In questi ultimi mesi ho subito piccoli traumi all’apparenza di poca importanza. Traumi quotidiani che somigliano ai traumi di tanti: calo del lavoro, aumento delle spese, multe, anche di anni fa, la macchina che si rompe ogni settimana, un incidente… insomma piccoli traumi. Che nel mio caso si riducono quasi sempre ad un solo argomento: soldi.
Il mio pallino da quando sono andata via da casa dei miei. Non sono una attaccata ai soldi ma ammetto di essere sempre stata un po’ sfortunata con loro e il pensiero mi tormenta sempre.
Ora… non voglio parlare di soldi. Ma di cosa si spacca nella mia testa quando le piccole cose quotidiane mi fanno una crepa alla volta. E’ come se io fossi un vetro antiproiettile e giorno dopo giorno un ariete sbattesse contro di me a ripetizione. Il vetro resiste ai primi duri colpi senza battere ciglio, poi iniziano i primi crack, le crepe si allargano e alla fine cede. Mai del tutto ma abbastanza per essere inutilizzabile.
Io mi sento così attualmente. La testa mi pesa e mi fa male, il petto è gonfio e pesante, mi manca il respiro ogni momento e ho il perenne nodo in gola. Ogni pensiero risulta essere negativo. Non vedo vie d’uscita e neanche le parole più tenere e ottimiste di Emiliano (il mio compagno) mi danno un po’ di pace.
Come sono arrivata a tutto questo?
La cosa che in questo momento mi preme è di non riuscire a parlarne a voce perché ho paura delle solite risposte: “succede anche a me” “si ti capisco, non sai cosa è successo a me” “guarda succede a tutti” “le macchine si rompono a tutti” “non puoi immaginare che bollette sono arrivate a me” ecc ecc ecc.
Vi sembrerò stronza, ma non mi interessa… non ho bisogno di addossarmi anche i problemi degli altri in questo momento, ho bisogno di sfogare i miei, di poter dire per filo e per segno cosa mi sta passando per la testa, come mi sento! E cosa vorrei che gli altri mi dicessero dopo avermi ascoltato?! Niente!
Non posso chiederlo e non voglio neanche. Perché è innato in ognuno di noi ascoltare i problemi degli altri e immedesimarci al punto tale da voler sfogare i nostri. E’ nella natura dell’uomo penso… e la cosa che mi farebbe stare ancora più male sarebbe farlo alle persone che amo e a cui voglio talmente bene da mettere sempre a tacere il mio io turbolento quando sono con loro. Loro mi conoscono e sanno tutto di me. Ma non sanno come mi sento ora perché non ho voluto dirglielo di proposito.
Quindi ho deciso di scriverlo. Prima in privato e ora qui, sul mio blog. Perché abbiamo bisogno tutti di condividere, chi le foto dei propri pasti chi quelle dei propri cari, chi le foto dei propri cani o gatti, chi semplicemente i propri pensieri.
La mia testa ha appena fatto CRACK!!! Quel crack che speravo non arrivasse, che speravo rimanesse li dentro ancora un po’ magari cercando di aggiustare tutto prima. E invece no.
Ora devo ricominciare tutto da capo.
Devo calmarmi. Devo respirare profondamente per tanto tempo. So che cercherò la solitudine più che posso. E nei momenti in cui non mi è possibile dovrò lavorare su me stessa.
Io obiettivamente so che la vita è fatta così, che esistono i momenti brutti e i momenti belli, i momenti sani e quelli meno sani, i giorni bui e quelli luminosi, ma non riesco ad essere obiettiva ora. Riesco solo a pensare che mi fa male la testa, che mi fa male il cuore, che mi fa male.
Sappiate che se sono riuscita a scrivere queste parole qui sono già a buon punto nel lavoro dentro di me. Esternare in qualunque modo per me è curativo ed è anche un grande sollievo. Ammetto che le cose dette a voce alta hanno un impatto migliore su di me ma piano piano arriverò anche a quello.
Ho imparato con gli anni che l’ansia e la depressione sono giusto due parole. Le sfumature dentro di noi sono troppe per poterle racchiudere in due misere paroline. Ho imparato anche che posso far finta di niente per tutto il tempo che voglio ma quelle sfumature combattono tra loro ogni giorno per emergere.
Solitamente riesco ad essere ottimista. E’ il momento migliore di me. Ma non posso far finta che la mia ombra buia, pessimista ed egoista sia li dentro e ogni tanto devo farla uscire, prenderla a schiaffi, farla calmare, parlarci e farla rientrare.
Ora siamo nella fase “parlarci”… pian piano tornerà dentro e starà buona per un po’.
Se vi fa piacere lasciatemi un commento, con la vostra esperienza, con il vostro pensiero, con quello che preferite… altrimenti passate oltre. La Lena che siete abituati a vedere è sempre qui e non va da nessuna parte.
24 novembre 2021
Anche in questo ci somigliamo.
Mi ritrovo in diversi pezzi, i soldi, il vetro antiproiettile che prima o poi si crepa… A breve scriverò un post sull’argomento anche io.
Un abbraccio ❤
Grazie Francesca. Anche se so cosa dovrei fare e come dovrei ragionare per evitare di stare male non sempre riesco a sopportare certi pensieri. Spero davvero di liberarmi di questo peso un giorno. Se lo scriverai lo leggerò volentieri. Un abbraccio ❤️